Il soprannome che porta gli deriva dal padre e ancor prima dal nonno, il quale, interrogato sul suo significato, dichiarò, forse fingendo, di non averlo mai saputo o di non ricordarselo.
Vive tutta l'infanzia e l'adolescenza all' interno del bar di famiglia, attività alla quale crede di sentirsi destinato fino a quando non scopre, durant le scuole medie, di aver buone doti in matematica. Nonostante ciò sceglie gli studi umanistici e contemporaneamente inizia
a suonare. Si laurea in letteratura italiana con una tesi sul poeta Umberto Fiori mentre studia musica con Pietro Cedrati prima e con Pietro Nobile e Bebo Ferra poi.
Scopre di avere una sorta di metereopatia che influenza la scrittura della sue canzoni le quali finiscono quasi sempre per risentire del clima che c'era al momento della loro scrittura, decide allora di tentare di inserirle in un contesto più ampio.
Nel 2014 Canìs venne a sapere che Christian Andreas Doppler, uomo ben più importante di lui, nel 1845, accanto ai binari della ferrovia, ascoltò il suono emesso da un vagone pieno di musicisti. Il fenomeno acustico studiato da Doppler, in seguito chiamato effetto doppler, divenne poi il mezzo grazie al quale fu proposta la teoria del big bang; Canìs ne dedusse che il big bang fu teorizzato grazie alla musica. Sarà quindi lo studio delle stelle a fornirgli il contesto più ampio che andava cercando e a divenire la cornice del suo primo lavoro "Effetto Doppler" uscito il 16 marzo 2018 per le etichette discografiche Lapilla Records/Ponderosa Records.